Qual è la differenza tra tasse e imposte? Guida completa con esempi

Nell’ambito del sistema tributario italiano esistono termini e concetti che creano confusione; in pochi sanno, ad esempio, che esiste una sostanziale differenza tra tasse e imposte.

I termini tasse e imposte vengono erroneamente equiparati, utilizzati indistintamente come sinonimi.
Per la maggior parte dei contribuenti si tratta in entrambi i casi di soldi prelevati coattivamente per finanziare le casse statali.

In effetti, nella pratica, si tratta di somme di denaro che fin dall’antichità rappresentano l’esercizio della potestà di un ente sovrano (Stato o ente pubblico).

Il sistema tributario italiano

Prima di addentrarci nell’ambito di tasse, imposte e contributi è necessario fare un passo indietro.

Tra i compiti principali dello Stato figura il soddisfacimento dei bisogni pubblici, per il quale sono necessarie risorse finanziarie.

Le fonti alle quali attinge per recuperare i fondi rientrano nell’ambito del sistema tributario italiano; esse sono costituite da:

  • Entrate tributarie
  • Entrate extra-tributarie

Le entrate tributarie, che analizzeremo nel corso dei prossimi paragrafi, si riferiscono a quei tributi che lo Stato impone ai cittadini, e che rientrano quindi nel sistema tributario italiano.

L’insieme dei prelievi garantisce allo Stato i mezzi finanziari per poter svolgere la propria attività, in campo politico, sociale ed economico.

Cos’è un tributo

Come si evince dalla premessa, il termine ‘tributo’ si riferisce ai prelievi coattivi di ricchezza effettuati dallo Stato, o da un ente pubblico, nei confronti dei cittadini per il finanziamento dei servizi pubblici.

Il tributo è regolato dalla Costituzione Italiana, che all’articolo 23 stabilisce:

“nessuna prestazione patrimoniale o personale può essere imposta se non in base alla legge”

L’articolo 53, intitolato ‘Diritti e doveri dei cittadini’, disciplina invece due tematiche fondamentali relative al diritto tributario: la capacità contributiva e la progressività dell’imposizione fiscale.

“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato per criteri di progressività.”

Nel caso della ‘capacità contributiva‘ l’articolo sostiene che tutti i residenti in Italia sono tenuti al pagamento delle imposte; pagamento che tiene però conto della possibilità economica del contribuente.

Per quanto riguarda invece la ‘progressività dell’imposizione fiscale’ la legge stabilisce che l’imposta è proporzionale all’aumentare delle possibilità economiche, per cui cresce all’aumentare del reddito.

Il tributo ha tre tipologie di funzioni: acquisitiva, distributiva e promozionale.

La ‘funzione acquisitiva’ si riferisce all’acquisizione delle risorse necessarie per il finanziamento della spesa pubblica, o per particolari esigenze raggiungibili a lungo termine.

La ‘funzione redistributiva’ fa riferimento alla ripartizione dei contributi atta a garantire una sorta di equità sociale.

La ‘funzione promozionale’ favorisce o disincentiva, a seconda dei casi, alcune condotte dei cittadini.
Può prevedere agevolazioni o penalizzazioni fiscali.

Il sistema tributario vigente in Italia comprende i seguenti tributi:

  • Tasse
  • Imposte
  • Contributi: prelievi coattivi finalizzati al finanziamento di un’opera o di un servizio pubblico specifico

Tasse o imposte: differenze e caratteristiche

Entriamo nel cuore del nostro articolo-guida per comprendere nel dettaglio la differenza tra tasse e imposte.

Come già spiegato più volte in precedenza si tratta di due differenti tipologie di tributi, la cui finalità è finanziare le attività dello Stato che riguardano l’interesse pubblico.

Entriamo nel dettaglio.

Cosa e quali sono le tasse

La tassa è una somma di denaro che viene versata da ogni singolo cittadino per l’utilità che egli trae da un’attività statale e/o per il godimento di alcuni sevizi pubblici richiesti dallo stesso contribuente.

Si tratta di una prestazione patrimoniale finalizzata al finanziamento delle ‘spese divisibili’, ossia quelle spese caratterizzate dalla possibilità di essere forniti ad un singolo soggetto.

Ecco i principali tributi che rientrano nella categoria ‘tasse’:

  • TARI: finalizzata a finanziare i costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti
  • Tasse scolastiche: finalizzate alla copertura dei costi che riguardano l’istruzione pubblica
  • Tassa sulle concessioni governative
  • Tassa per l’occupazione di aree e spazi pubblici

La tassa non va confusa con la tariffa, che rappresenta un vero e proprio corrispettivo pagato dall’utente per la fruizione di specifici servizi pubblici quali ad esempio i servizi telefonici, postali, i trasporti ferroviari, le forniture di acqua, gas ed elettricità.

Le tariffe, a differenza delle tasse, hanno natura contrattuale, e non legale.

Cosa sono e quali sono le imposte

L’nsieme delle imposte genera quello che viene definito ‘gettito fiscale’.

L’imposta consiste in un prelievo coattivo di ricchezza effettuato da un ente impositore al cittadino contribuente per finanziare i servizi pubblici e per far fronte agli interessi generali; una sorta di finanziamento per la copertura delle ‘spese indivisibili’ (spese per le quali non è possibile stabilire l’effettivo utilizzo da parte di un’utenza specifica).

Tali risorse vengono quindi utilizzate per garantire l’ordine pubblico, per la giustizia, per la manutenzione stradale, per la vigilanza urbana, per i servizi di anagrafe ecc.

La caratteristica principale del tributo in oggetto risiede nel fatto che l’ente impositore con è connesso a nessuna particolare attività da parte dell’ente stesso.

I principi costituzionali sui quali si fonda il prelevamento delle imposte sono: il ‘principio di capacità contributiva’ e il ‘principio di solidarietà’.
La ‘capacità contributiva’, i cui indicatori sono il reddito, il patrimonio e il consumo, prevede che ogni cittadino è tenuto a contribuire alle spese dello Stato in ragione della propria capacità di produrre reddito.
La ‘solidarietà’ si riferisce al principio che ogni cittadino è tenuto a pagare le imposte anche per andare incontro alle esigenze dei meno abbienti.

Le imposte si dividono in due categorie:

  • Imposte dirette
  • Imposte indirette

Le imposte dirette sono quelle che colpiscono il reddito del contribuente: Irpef (incide sul reddito delle persone fisiche) Ires (incide sui redditi delle società), Irap (incide su qualsiasi attività che produce ricchezza).

Le imposte indirette invece colpiscono la ricchezza in maniera indiretta in quanto vengono applicate sulle somme di denaro spese dal cittadino; in particolare vengono applicate sul consumo, sul trasferimento di un bene o sul trasferimento di ricchezza.

Tra le più comuni l’imposta di registro, l’accisa, l’imposta di bollo e l’IVA.

Approfondimenti e specializzazione

In estrema sintesi, la principale differenza tra tasse e imposte risiede nel fatto che le tasse vengono versate allo Stato in cambio di servizi specifici mentre le imposte non corrispondono a prestazioni specifiche.

Trattandosi di concetti fondamentali per chi opera nell’ambito dell’amministrazione e della contabilità, l’argomento rientra tra gli approfondimenti dei percorsi universitari ad indirizzo economico.

In particolare, il corso di laurea triennale in Economia a Pisa attivato dall’università telematica Niccolò Cusano prevede un programma che annovera tra le materie di studio il diritto tributario.

I moduli previsti approfondiscono i seguenti argomenti:

  • Il tributo e la norma tributaria: prestazioni patrimoniali e personali imposte, nozione di tributo, principi costituzionali, fonti del diritto tributario, l’interpretazione della norma, elusione e interpretazione antielusiva
  • La potestà di impostazione e il suo esercizio: i soggetti del tributo, sostituto e responsabile di imposta, successione nei debiti di imposta, rappresentanza fiscale, anagrafe tributaria, procedimento di imposizione, dichiarazione tributaria, dichiarazione dei redditi, dichiarazione IVA
  • L’accertamento: controllo della dichiarazione, avviso di accertamento, atti di accertamento, imposizione concordata
  • La riscossione e il rimborso: ritenute alla fonte, versamenti, compensazioni, cartella esattoriale, ingiunzione fiscale, accertamento esecutivo, riscossione coattiva
  • La violazione della norma tributaria e il contenzioso: sanzioni tributarie, irrogazione delle sanzioni amministrative, sanzioni penali-tributarie, autotutela, contenzioso tributario
  • Le imposte sul reddito: IRPEF, categorie di reddito, IRES
  • L’IVA e le principali imposte sui trasferimenti: generalità, presupposti impositivi, gli scambi con l’estero, le operazioni non imponibili, rivalsa e detrazione

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