Perché le tecniche di respirazione possono aumentare la tua concentrazione?

Tecniche di respirazione e concentrazione sono strettamente correlate; una corretta respirazione aiuta a concentrarsi meglio.

L’affermazione con la quale abbiamo aperto questo post deriva da studi scientifici che dimostrano che dal respiro dipende gran parte del benessere e della salute dell’organismo; al contrario una respirazione scorretta e approssimativa può indebolire il corpo e causare una serie di problematiche, a livello fisico ma anche psichico e mentale.

La concentrazione necessaria nello studio è uno degli aspetti per i quali può rivelarsi utile imparare a respirare bene. 

Imparare a respirare

La respirazione è la base di tutte le funzioni dell’organismo; per cui è la base della vita.
Il processo consente di ottenere l’ossigeno necessario alle cellule per svolgere le proprie funzioni e per duplicarsi.

Si tratta di un meccanismo automatico, che fin dalla nascita viene svolto in maniera inconsapevole.
Eppure la respirazione può essere sia inconsapevole che volontaria.

Nella maggior parte delle persone è una funzione vitale involontaria; in pochi prestano attenzione al proprio respiro.

Oggi, con i ritmi frenetici, le problematiche e le difficoltà quotidiane, la respirazione è diventata eccessivamente superificiale, e quindi scorretta; in altre parole dannosa per l’organismo.
Aumentano così i livelli di ansia e stress mentre il corpo si indebolisce a causa dell’abbassamento delle difese immunitarie.

Imparare a respirare bene, quindi in maniera consapevole, determina una serie di benefici; migliora il metabolismo cellulare, la digestione e la postura.
Una corretta respirazione consente di rilassarsi, e di gestire lo stress e le emozioni.

Di seguito l’università telematica Niccolò Cusano di Pisa ti spiegherà alcune tecniche efficaci per esercitarti a respirare correttamente e raggiungere un buon livello di concentrazione.

La respirazione diaframmatica

Prima di addentrarci nell’ambito delle tecniche di respirazione è importante conoscere da vicino il muscolo respiratorio: il diaframma.

Situato tra lo sterno e l’ombelico esso separa la cavità toracica da quella addominale, ponendosi al centro di tutte le catene muscolari.

Ciò significa che un funzionamento scorretto può provocare fastidiose limitazioni, e/o problematiche, ai movimenti del collo, della schiena e delle spalle.

Al contrario, utilizzare consapevolmente il diaframma nel processo respiratorio consente di ottenere una serie di benefici a livello addominale.
Il movimento del muscolo diventa una sorta di massaggio per l’addome, laddove si trovano i principali vasi del sistema linfatico e l’intestino.
Ne consegue un miglioramento delle difese immunitarie e del transito intestinale.

Come accennato in precedenza la maggior parte delle persone non presta attenzione al proprio modo di respirare, per cui in automatico tende ad avere una respirazione alta (respirazione toracica), che riempie di aria la parte alta del corpo, a livello sternale.

Al contrario la respirazione diaframmatica spinge l’aria nella pancia; i polmoni si riempiono fino in fondo e l’addome, per conseguenza,  si gonfia e viene spinto verso l’esterno.

Tecnicamente il diaframma si abbassa quando inspiriamo, permettendo ai polmoni di riempirsi di aria.
Durante l’espirazione sale, ovvero si rilassa, permettendo ai polmoni di svuotarsi.

Passiamo ora alla pratica e cerchiamo di capire come praticare la respirazione diaframmatica.

È consigliabile, per fare pratica e prendere confidenza con la tecnica, esercitarsi da sdraiati, in posizione supina.
Una mano deve essere posizionata sulla pancia mentre l’altra deve essere poggiata sul petto.
L’obiettivo dell’esercizio consiste nel respirare in maniera tale che la mano sulla pancia si alzi mentre quella sul petto rimanga immobile.

La respirazione diaframmatica consente di incamerare una maggiore quantità di ossigeno, per cui il respiro diventa più profondo e regolare. I battiti cardiaci rallentano il ritmo, il corpo si rilassa e la mente riesce a concentrarsi più facilmente.
Si tratta quindi di un’arma potentissima per gestire le emozioni e combattere lo stress.

Attenzione a respirare col naso, il quale svolge importanti funzioni per ciò che concerne il riscaldamento, l’umidificazione e la purificazione dell’aria.

La respirazione alternata

Tra le tecniche di respirazione che aiutano la concentrazione rietra la ‘respirazione alternata’, particolarmente efficace per combattere lo stress e migliorare le performance della memoria.

L’esercizio è piuttosto semplice. Bisogna posizionare il pollice sulla narice destra, l’indice e il medio sulla fronte, l’anulare e il mignolo sulla narice sinistra.
Si procede tappando la narice destra, per espirare lentamente con la narice sinistra e successivamente, altrettanto lentamente e profondamente, inspirare con la stessa narice.
Il passaggio seguente consiste nel tappare entrambe le narici per meno di un secondo per poi ricominciare con l’espirazione e l’inspirazione attraverso la narice destra.

La respirazione triangolare

Concludiamo con la respirazione triangolare, particolarmente efficace per la gestione degli stati ansiosi.

L’esercizio deve essere svolto da sdraiati, in posizione supina.
Si procede con una respirazione lenta, che mira a riempire di aria prima la parte inferiore dei polmoni, successivamente quella toracica e infine quella clavicolare.

Per un’esecuzione corretta dell’esercizio è consigliabile appoggiare entrambe le mani sulla pancia, all’altezza dell’ombelico, in maniera tale che risulti più facile controllare che si gonfi la parte superiore dell’ombelico.

Nel momento in cui si avverte una sufficiente quantità d’aria si inizia l’espirazione, procedendo con lo svuotamento inverso delle tre parti coinvolte (clavicolare, toracica e addominale).
Il processo di espulsione dell’aria deve durare il doppio del processo di inspirazione (circa 6 secondi).

Ora che hai compreso il nesso tra le tecniche di respirazione e la concentrazione non devi fare altro che inizare ad esercitarti per testarne i vantaggi, nello studio come  in tutte le altre situazioni che richiedono la gestione di stress e ansie.

Credits immagine: DepositPhoto.com/tonodiaz


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