Studiare diritto privato in 20 giorni è davvero possibile?

Se sei iscritto alla facoltà di Giurisprudenza e sei atterrato un questa pagina significa che ti trovi di fronte ad uno degli esami più impegnativi del programma del primo anno; significa, se sei qui adesso, che ti stai domandando se è davvero possibile studiare diritto privato in 20 giorni.

Il popolare detto ‘diritto privato mezzo avvocato’ sintetizza perfettamente l’importanza e allo stesso tempo la complessità della materia.

L’esame è reso ostico dalla tecnicità del linguaggio e dalla mole di materiale da studiare, ma è propedeutico per affrontare le prove successive.

Come studiare diritto privato?

Diritto privato è una materia tanto complessa quanto articolata, ma è uno dei capisaldi per chi intende approcciarsi al mondo delle leggi.

Il diritto privato è il “complesso delle norme che regolano i rapporti dei singoli fra di loro, oppure fra essi e lo Stato e gli altri enti pubblici, qualora questi ultimi non esplichino funzioni di potere politico e sovrano. Fonte principale del d.p. è il codice civile.” (fonte: Treccani).

Si tratta di una materia ricca di nozioni che richiede un enorme impegno mnemonico. Ecco perché per preparare il relativo esame in poco tempo possono non essere sufficienti i 3 classici processi di apprendimento: leggere, sottolineare, ripetere.

Anche i riassunti potrebbero rivelarsi insufficienti per uno studio produttivo.

Prima di suggerirti alcune tecniche e metodologie per approcciarti alla materia nel modo giusto cerchiamo di capire a cosa è legata la difficoltà di apprendimento.
Tra gli aspetti che contribuiscono alla complessità della disciplina rientra il linguaggio giuridico specifico, la cui padronanza è fondamentale per comprendere i concetti base.

La quantità di materiale da assimilare, decisamente superiore ad altri esami, è una delle caratteristiche che trasformano la preparazione dell’esame in una sorta di incubo.

Inoltre, come se non bastasse quanto fin qui detto, la comprensione degli argomenti deve essere affiancata da un’elaborazione articolata, impostata su collegamenti tra concetti.

Il metodo di studio

Così come per qualsiasi altro esame universitario, anche quello di diritto privato deve basarsi su un metodo di studi efficace; un metodo allineato sia alle caratteristiche della materia che alle capacità dello studente.

Per quanto non sia possibile individuare una metodologia universalmente valida per tutti, esistono alcuni suggerimenti che, se messi in atto, consentono di velocizzare l’apprendimento, sia degli studenti che frequentano un corso di laurea triennale a Pisa e sia per chi ha scelto di affrontare il lungo percorso giuridico.

Il primo step è prendere confidenza col programma.
Leggere l’indice è il modo migliore per avere una panoramica degli argomenti, per farsi un’idea della complessità e della quantità di materiale da studiare.

Familiarizzare col programma è fondamentale per impostare una pianificazione dell’apprendimento, che a seconda delle preferenze personali può essere gestita attraverso un planning cartaceo o digitale.

Nel dettaglio bisognerà suddividere i capitoli del testo di diritto privato per i 20 giorni, nell’ambito dei quali lasciare, possibilmente, un margine per eventuali imprevisti.

È importante, in questa fase, cercare di essere quanto più realistici possibile  e allo stesso tempo rispettare in maniera precisa la pianificazione, evitando cosìdi arrivare a ridosso dell’esame con una quantità abnorme di argomenti da studiare.

Le tecniche

Dal punto di vista operativo, per studiare diritto privato in 20 giorni è consigliabile utilizzare qualche tecnica di memorizzazione.

PAV

Tra le più efficaci per la materia la PAV (acronimo di Paradosso, Azione, Vivida) che consiste nell’associare immagini a concetti.

L’efficacia della tecnica è legata alla scelta dell’immagine; essa deve avere tre caratteristiche, identificate dalle iniziali dell’acronimo:

  • P = Paradosso
    L’immagine deve essere bizzarra, in maniera tale da rimanere facilmente impressa nella memoria
  • A = Azione
    L’immagine deve essere in movimento
  • V = Vivida
    L’immagine deve possedere caratteristiche per le quali vengono coinvolti i 5 sensi

A seconda delle esigenze, è possibile utilizzare una o più immagini.
Nei casi in cui il concetto risulti particolarmente complesso la tecnica suggerisce di creare delle storie che abbiano un filo logico riconducente al concetto stesso.

Chiaramente la scelta delle immagini è strettamente soggettiva; essa dipende dalle esperienze personali.

Lettura veloce

Trattandosi di un esame per il quale è prevista una grande quantità di materiale da studiare, potrebbe essere utile utilizzare la lettura veloce.

Potremmo definirla come una sorta di pre-lettura che non si sofferma su ogni singola parola ma che consente di avere una panoramica generale dei concetti da assimilare.

È sufficiente allenare i muscoli degli occhi per imparare a individuare rapidamente i contenuti importanti (circa il 30%) di un testo senza dover leggere parola per parola.

Mappe mentali

Memoria e ragionamento sono i due presupposti fondamentali per studiare diritto privato.

Lo strumento che consente di memorizzare rapidamente, stimolando nel contempo il ragionamento, è la mappa mentale.

Si tratta di uno schema al centro del quale viene posto l’argomento principale dal quale poi, attraverso una serie di ramificazioni, vengono approfonditi i relativi concetti e punti chiave.

Affinché la mappa assolva perfettamente alla sua funzione è importante che sui ‘rami’ siano presenti poche parole ma identificative del concetto che mirano ad evocare.
L’utilizzo di colori e immagini consente di migliorare ulteriormente l’efficacia dello strumento.

Data la mole di materiale da assimilare, per la materia giuridica in oggetto sarà necessario preparare varie mappe per i vari argomenti.

Ora sai che studiare diritto privato in 20 giorni è possibile; non devi fare altro che pianificare l’apprendimento e utilizzare i nostri suggerimenti per velocizzare lo studio.


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