Studiare a memoria? Ecco i passaggi per NON farlo

Studiare a memoria è un’abitudine piuttosto comune, generata dalla convinzione che l’apprendimento mnemonico consente di risparmiare tempo ed energie.

Sull’argomento i pareri sono discordanti; c’è chi sostiene l’importanza di imparare a memoria e chi invece demonizza il metodo.
Studi e dati statistici hanno dimostrato la validità di entrambe le metodologie, anche se bisogna sottolineare che esistono situazioni in cui è utile memorizzare, altre in cui risulta più performante l’apprendimento ragionato. In ogni caso l’una non presciNde dall’altra.

Con l’avvento delle nuove tecnologie il ruolo della ‘memoria umana’ è stato notevolmente ridimensionato. La disponibilità dei contenuti digitali consente di ridurre notevolmente il lavoro di memorizzazione.
La memoria più utilizzata oggi è quella digitale!

Come evitare lo studio a memoria

Lo studio universitario, volente o nolente, deve necessariamente tendere al ragionamento.

I corsi di laurea e post-laurea sono percorsi di studio che rientrano in un livello di formazione ‘avanzata’, finalizzata a fornire gli strumenti e le competenze per accedere al mondo del lavoro; ecco perché lo studente universitario deve impostare il proprio apprendimento sul ragionamento.

Imparare a memoria significa ricordare concetti e informazioni, ma non significa necessariamente  comprenderli.
Per assimilarli bisogna essere in grado di rielaborarli, per cui è necessario il ragionamento.

Di seguito l’università telematica Niccolò Cusano di Pisa ha raccolto alcuni consigli che consentono di evitare lo studio a memoria.

Pianificazione e metodo

Così come accennato nel corso della premessa, studiare a memoria fornisce una falsa percezione di preparazione. Purtroppo nella maggior parte dei casi, studiare a memoria non significa davvero imparare.

Dal momento che il tempo è la motivazione per la quale si tende a memorizzare piuttosto che comprendere è importante pianificare dettagliatamente, realisticamente e in maniera produttiva la preparazione di ogni singolo esame.

La gestione delle tempistiche deve essere produttiva, ovvero bisogna suddividere gli argomenti del programma per i giorni disponibili fino alla data dell’esame.
In tal modo sarà possibile evitare le maratone di studio, che inevitabilmente si basano sulla memorizzazione selvaggia.

Il consiglio è quello di utilizzare un planning, cartaceo o digitale, sul quale appuntare giorno per giorno i capitoli da studiare, lasciando un margine di tempo disponibile per eventuali imprevisti e ritardi.

Una delle tecniche più efficaci per rendere produttivo l’apprendimento sia in termini di qualità che di ottimizzaione dei tempi è la tecnica del pomodoro, basata su mini-sessioni di studio da 25 minuti ciascuna.
Allo scadere dei 25 minuti, per cui al suono del timer, bisogna interrompere lo studio e concedersi una breve pausa della durata di 5 minuti

Ogni 4 sessioni di studio è prevista una pausa più lunga.

Per il funzionamento della tecnica è tassativo il rispetto dei tempi, così come è tassativo evitare di distrarsi o di interrompere prima del suono del timer.

La gestione del tempo, sia quotidiana che nel lungo periodo, deve essere coadiuvata da un buon metodo di studio, che risulti funzionale ad un apprendimento produttivo e che si allinei alle personali capacità. Un metodo nell’ambito del quale le potenzialità mnemoniche vengano sfruttate nel modo giusto.

Generalmente gli studenti che si basano soltanto sulla memoria non hanno un buon metodo di studio.

Le tecniche di lettura veloce

La lotta contro il tempo è una delle costanti della vita di uno studente universitario.
Gli esami che si susseguono inesorabili richiedono una gestione impeccabile e ottimizzata delle tempistiche.

La responsabilità più grande degli studenti che frequentano corsi di laurea e post-laurea è gestire il tempo a disposizione in maniera tale da affrontare e superare con successo le prove.

La prima fase relativa all’approccio allo studio riguarda la lettura, il cui obiettivo è prendere confidenza con l’argomento e iniziare con una prima scrematura del testo.

Si tratta di un passaggio che può essere velocizzato attraverso le tecniche di lettura veloce, che consentono addirittura di raddoppiare la velocità di lettura.

La tecnica dei Loci

Nello studio memorizzare è importante purché la memorizzazione sia accompagnata da una reale comprensione di ciò che viene impresso nella memoria.

La tecnica dei Loci utilizzata da Cicerone, il più grande oratore della storia, permette di raggiungere un duplice obiettivo: memorizzare più rapidamente le informazioni e comprenderle più facilmente, in maniera tale che il ragionamento possa essere sviluppato  senza troppe difficoltà.

L’efficacia della metodologia, conosciuta anche come ‘Palazzo della memoria’, si basa sul potere delle immagini, ovvero sulla predisposizione naturale della mente a ricordare con maggiore facilità un concetto associato ad un’immagine.

Nel caso specifico la tecnica consiste nell’individuare un luogo familiare, come ad esempio potrebbe essere la propria casa o il percorso per raggiungere l’università.
Nell’ambito del luogo scelto bisogna individuare un susseguirsi di punti di riferimento, ad ognuno dei quali associare un concetto.

È importante che l’associazione segua un ordine logico, in maniera tale che ripercorrendo mentalmente il percorso in una determinata direzione sia più facile sviluppare un ragionamento.

Ora conosci qualche tecnica per evitare di studiare a memoria; non ti resta che testarle e apprezzarne i benefici per quanto riguarda la qualità dell’apprendimento

Credits immagine: DepositPhoto.com/DmitriyAnaniev


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