Ricominciare da zero: come iniziare una nuova vita
Nella vita può capitare a chiunque di ricominciare da zero, per esigenza o per scelta: in entrambi i casi non si tratta di un processo semplice e immediato.
Il verbo ‘ricominciare’ affascina e spaventa allo stesso tempo; purtroppo c’è da dire che la natura umana è tendenzialmente pigra, e talvolta fin troppo adattiva, per cui siamo portati a farci guidare dalla paura e a respingere il cambiamento.
Per capire meglio il concetto è sufficiente pensare ai buoni propositi e agli obiettivi che con cadenza periodica vengono tirati ‘fuori dal cilindro’. Alla fine dell’anno, al compleanno, in seguito ad un evento più o meno traumatico, siamo soliti autoprometterci cambiamenti: ‘dal prossimo mese mi iscrivo in palestra’, ‘dal primo gennaio smetto di fumare’, ‘dalla prossima settimana inizio la dieta’ e cose del genere.
Siamo maestri nel programmare nuovi inizi ma siamo molti più abili nell’addurre scuse e motivazioni per ritornare sui nostri passi e rintanarci in quella che viene definita ‘comfort zone’.
É pur vero che gli esempi appena fatti riguardano ‘piccole cose’, ma se pensiamo che già mantenere quelle piccole promesse fatte a noi stessi risulta complicato è facile capire il motivo per il quale un cambiamento radicale diventi praticamente impossibile, impensabile.
Ripartire da zero: scelta o necessità
Partiamo da una premessa importante, che mira a distruggere una convinzione errata che si innesca nelle persone spaventate dalla prospettiva di ripartire da zero: ricominciare non significa che tutto ciò che si è vissuto in passato sia stato sbagliato; non significa aver sprecato tempo o peggio ancora aver fallito; bisogna cambiare punto di vista e maturare pian piano la convinzione che il passato è esperienza.
Riprendere in mano la propria vita e ripartire non significa fare tabula rasa di tutto ciò che è successo nella propria vita; le ripartenze fanno tesoro delle esperienze pregresse.
Come accennato nell’introduzione del post la ripartenza può essere dettata da una decisione volontaria o da una necessità.
Nel primo caso si tratta di decisioni che scaturiscono essenzialmente da insoddisfazioni, da momenti di vita in cui per un motivo o per un altro ci si accorge di non essere felici.
Nel secondo caso la ripartenza è una vera e propria necessità: capita di dover ricominciare per esigenze di lavoro, ad esempio in seguito a un licenziamento; capita di dover ricominicare in seguito alla fine di una relazione, in seguito ad un divorzio; capita di dover ricominciare in seguito a un lutto.
Le situazioni possono riguardare vari aspetti della vita; il comune denominatore è l’esigenza di rimboccarsi le maniche.
Iniziare una nuova vita: strategie efficaci
Chiaramente non esiste una formula magica o una regola universalmente valida per uscire da una situazione di impasse e ripartire da capo.
Ognuno ha un proprio vissuto; ognuno affronta a proprio modo il cambiamento e le difficoltà; ognuno ha capacità e attitudini peculiari.
Esistono tuttavia atteggiamenti mentali che nel concreto contribuiscono a rendere meno traumatico il cambiamento e che stimolano il corretto approccio necessario per ripartire da zero.
In linea generale la parte più difficile di una svolta, sia essa professionale, familiare o sentimentale, è lasciare andare il passato per concentrarsi in maniera costruttiva sul presente e sul futuro.
Riflessione
Esperienze lavorative pregresse, relazioni sentimentali finite ed eventi particolari lasciano un segno, positivo o meno positivo che sia.
La tendenza comune è quella di considerare un fallimento tutto ciò che è finito per poi lasciarsi sopraffare dallo sconforto.
Si tratta chiaramente di un grande errore; quello che invece bisognerebbe fare è assumere un atteggiamento costruttivo nei confronti del passato, traendo da esso lezioni e spunti per migliorare.
Ad esempio, da un impiego hai probabilmente appreso competenze importanti da aggiungere al curriculum, oppure hai conosciuto persone interessanti; da un rapporto finito hai sicuramente capito quali sono gli errori da non commettere in futuro e/o quali sono gli angoli del tuo carattere da smussare. Insomma non devi mai focalizzarti sugli aspetti negativi: devi piuttosto cercare di vedere sempre il ‘bicchiere mezzo pieno’.
Una piccola ma fondamentale precisazione. L’analisi delle esperienze passate deve essere circoscritta ad un momento; rimuginare per lungo tempo e dedicare troppe energie a pensare e ripensare alle situazioni che ormai non esistono più è quanto di più controproducente si possa fare.
Obiettivi e futuro
Un suggerimento universalmente valido è quello impostare la ripartenza su due fattori fondamentali: la felicità quotidiana e la soddisfazione a medio lungo termine.
Entriamo maggiormente nel dettaglio del concetto, che apparentemente può sembrare complesso ma che in realtà è molto più semplice di quanto non sembri.
Per quanto riguarda il primo si tratta di identificare nella quotidianità dei piccoli piaceri, che possono essere di varia natura.
Se proprio non riesci a trovarli in quello che solitamente fai puoi sempre crearne qualcuno che ti dia soddisfazione e piacere: puoi ad esempio ritagliarti un’oretta per fare una passeggiata al parco, se ti piace camminare; puoi iscriverti a un corso di yoga, se la disciplina ti da serenità e ti fa sentire meglio fisicamente e mentalmente; puoi scegliere di dedicarti al tuo hobby preferito per un’ora al giorno. L’elenco è praticamente infinito, l’importante è che l’abitudine quotidiana ti procuri uno stato di benessere, fisico o mentale, o dato dalla combinazione di entrambi.
In parallelo è necessario identificare un progetto a medio-lungo termine a cui dedicarti con impegno e passione.
E’ importante individuare un obiettivo, raggiungibile nell’arco temporale compreso tra 1 e 4 anni, che sia stimolante e che sia finalizzato a costruire un nuovo futuro.
Pensa ad esempio all’eventualità di cambiare ambito lavorativo o di continuare nello stesso in cui sei attivo con nuove prospettive di crescita; immagina di raggiungere una posizione importante e di ricevere gratificazioni sia economiche che personali.
Nel caso tu abbia deciso di ricominciare da zero a 40 anni sappi che non c’è un’età giusta per farlo, nè tanto meno c’è un’età sbagliata per ripartire da capo.
Non pernsare mai ‘ormai è troppo tardi’!
Parliamo per un attimo della possibilità di cambiare lavoro o dell’esigenza di trovarne uno soddisfacente.
Specializzarsi per risultare appetibile su un mercato esigente e competitivo è diventato un’aspetto imprescindibile da qualsiasi tipologia di professionalità.
A dispetto delle motivazioni/scuse che molti adducono per rinunciare a conseguire una specializzazione affermiamo, senza alcuna ombra di dubbio, che non è mai tardi per iscriversi a un corso di laurea e per realizzare un sogno lavorativo imasto chiuso nel cassetto per lasciare spazio a priorità diverse.
Se hai una famiglia e l’ipotesi ti sembra assurda e logisticamente irrealizzabile ti suggeriamo di prendere in considerazione l’università telematica e la possibilità di iscriverti a uno dei numerosi corsi di laurea e master online che ti permettono di impostare l’apprendimento sulla base delle tue esigenze personali.
Così come per l’università esistono soluzioni e alternative per qualsiasi tipologia di cambiamento, che si tratti di cambiare città, di costruire una nuova relazione sentimentale o di trovare un nuovo lavoro.
Come iniziare una nuova vita: suggerimenti utili
Concludiamo il nostro post con un elenco di piccoli e semplici suggerimenti che possono aiutare a rialzarsi, ad uscire da una situazione di sconforto e a rimboccarsi le maniche per ricominciare da zero:
- Allontanati dalle persone pessimiste, negative, che cercano di farti restare nella condizione di stasi
- Non rimuginare sul passato
- Elimina i pensieri limitanti
- Demolisci le errate convinzioni
- Apri la mente e libera la creatività
Non ci resta che augurarti ‘Buona vita’.