Psicologia nell’adolescenza: approcci e studi di settore

Tra le tematiche intorno alle quali cresce costantemente l’interesse generale figura la psicologia nell’adolescenza.

Cerchiamo di capire il motivo di una tale attenzione verso quello che sostanzialmente è un processo naturale di cambiamento e crescita.

La società moderna, assorbita da ritmi frenetici e distratta dall’inebriante progresso tecnologico, rende la crescita di un adolescente più complessa di quanto non lo sia stata quella delle generazioni passate; senza andare troppo lontano quella dei nostri genitori o dei nostri nonni.

L’evoluzione sociale, da qualunque prospettiva ‘superficiale’ la si guardi, è un processo che ha portato benefici in ogni ambito della vita di ognuno di noi.
Analizzando con maggiore attenzione ed entrando nel merito di alcuni eventi, situazioni e condizioni, ci accorgiamo che forse i nostri antenati, seppur con qualche difficoltà oggettiva in più, erano meno stressati di noi, che volente o nolente abbiamo paraticamente tutto.

Pensieri nostalgici, retoriche e momenti amacord a parte è un dato di fatto che l’adolescenza è sempre stato un periodo delicato. Ma qualcosa oggi è cambiato.
Sono cambiate le modalità attraverso le quali gli adolescenti esprimono il disagio; sono aumentati i casi difficili/impossibili da gestire; è diminuita la disponibilità, in termini di tempo e di pazienza, degli adulti a tollerare/comprendere in maniera adeguata la difficoltà dei figli a superare il momento.

In altre parole le cosiddette crisi adolescenziali, oggi, sono sempre più spesso caratterizzate da comportamenti di ribellione, aggressivi e violenti nei confronti degli altri e talvolta anche di se stessi.

L’iper-connessione, le innovative modalità di comunicazione, le infinite possibilità di condivisione hanno offerto al pubblico adolescente nuovi e potentissimi strumenti attraverso i quali esternare ed esasperare il disagio.

Dalla premessa è facile evincere che stiamo per addentrarci in un campo tanto delicato quanto complesso, le cui dinamiche variano da caso a caso, e sono spesso di difficile comprensione.

Ma procediamo per gradi …

Chi è l’adolescente

Il termine adolescenza deriva dal latino ‘adolescere’, che tradotto in italiano significa ‘crescere’.

Trattandosi della fase della vita che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta il processo di crescita comporta una serie di cambiamenti, sia a livello fisico che metale/emotivo.

Dal momento che l’adolescente assiste in maniera cosciente alla repentina e palese trasformazione, essa può diventare motivo di disagio o instabilità, a seconda dei casi più o meno gravi e seri.

La trasformazione del corpo unita alla percezione che l’età adulta è alle porte, con tutte le sue complicazioni, interrogazioni e responsabilità, può provocare un senso di smarrimento.
Si sviluppano una serie di interrogativi esistenziali, dubbi e incertezze, su se stessi, sulla propria integrazione nel constesto sociale, sul futuro professionale, sulle relazioni affettive, ecc ecc.

Caratteristiche della crescita adolescenziale

Il processo di trasizione dall’essere bambino al diventare adulti si svolge attraverso una serie di mutamenti che di seguito andremo ad analizzare nel dettaglio.

Partiamo da quello più palese a livello estetico: il cambiamento del corpo.
Il fisico cambia; e che si tratti di una trasformazione più o meno piacevole e gradevole a livello soggettivo resta comunque una ‘trasformazione’.
Accettarla non è sempre un processo naturale e immediato per cui possono verificarsi atteggiamenti di rifiuto o, nella peggiore delle ipotesi, di autolesionismo.

Altro aspetto caratterizzante la crescita adolescenziale è lo sviluppo della personalità, ovvero di un’identità definita da valori, idee, orientamenti e motivazioni.
La difficoltà del processo in analisi è insita nella creazione di una figura autonoma, integrata nel contesto familiare ma libera mentalmente dalle influenze e dai condizionamenti, più o meno volontari, dei genitori.

Un altro aspetto legato al cambiamento è lo sviluppo dell’identità sessuale.
L’adolescenza è il periodo in cui il cambiamento fisico comporta uno sviluppo degli organi genitali al quale si accompagna il consolidamento della convinzione di appartenere a un sesso oppure a un altro.
Accettare la maturazione e allo stesso tempo accettare le proprie caratteristiche fische, nascoste e non, senza soffrire il paragone, e quindi le differenze, con i coetanei non è sempre semplice.
Un’altezza al di sotto della media o qualche chilo di troppo possono rappresentare cause di disagio.

Concludiamo con lo sviluppo di una peculiarità fondamentale per l’integrazione nel contesto sociale: la capacità di relazionarsi con i propri coetanei, e non solo.
Interagire e integrarsi in un gruppo può risultare complesso per chi non vive la propria crescita nel modo giusto.

Disturbi psicologici in adolescenza

I sintomi attraverso i quali si palesano i disagi e i disturbi che caratterizzano la fase di crescita variano da caso a caso; possono essere discontinui ed essere caratterizzati da segnali più o meno evidenti e intensi a seconda dei momenti e delle situazioni.

Precisiamo ancora una volta che il disagio di un adolescente si palesa attraverso manifestazioni di segnali che indicano stati di sofferenza, per cui non è possibile parlare di diagnosi.

Ecco i sintomi più comuni e frequenti legati ai disturbi comportamentali dell’adolescenza:

• Atteggiamenti conflittuali nei confronti dei genitori, palesati attraverso ribellione verbale o talvolta anche fisica. Il contrasto nasce da una forte esigenza di autonomia e libertà che deve però fare i conti con il bisogno di dipendenza.
• Atteggiamenti di isolamento sia dalla famiglia che da amici e coetanei.
• Disfunzioni alimentari come ad esempio il rifiuto a nutrirsi o l’eccessivo consumo di cibo.
• Rendimento scolastico scarso.
• Comportamenti ossessivi che nascondono paure e insicurezze.
• Comportamenti antisociali esternati attraverso la trasgressione delle norme morali e sociali.
• Difficoltà comunicative e relazionali.
• Difficoltà a gestire la rabbia.
• Autolesionismo mentale e/o fisico.
• Atteggiamenti aggressivi fisici e verbali nei confronti dei propri coetanei.

Psicologo per adolescenti

 Adolescenza è sinonimo di problemi anche se i cosiddetti ‘sintomi adolescenziali’ non sono equiparabili a quelli che caratterizzano le vere e proprie patologie; nella maggior parte dei casi essi rientrano nell’ambito di un processo fisiologico.
Esistono tuttavia casistiche che, per la sintomatologia che presentano e per gli eventi gravi e pericolosi che sviluppano, meritano attenzione da parte degli adulti.

Per i genitori riconoscere il confine tra il lasciare lo spazio per crescere ai propri figli e il mostrarsi presenti nel periodo transizionale non è semplice. Ecco perchè spesso, per evitare comportamenti errati e controproducenti è necessario affidarsi alla consulenza di un profilo esperto e qualificato, specializzato in psicologia dell’adolescenza.

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Il percorso di studi parte da un corso di laurea ad indirizzo psicologico.

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