Libri sulla prima guerra mondiale: 5 titoli da leggere assolutamente
Se per interesse personale, cultura o per esigenze di studio stai cercando titoli di libri sulla prima guerra mondiale allora sei sulla pagina giusta.
Il blog dell’Unicusano di Pisa ha raccolto in questo post quelli che a nostro avviso sono i migliori cinque romanzi ambientati nella prima guerra mondiale; quelli che dovresti leggere per capire a fondo l’evento che ha cambiato e segnato i primi decenni del Novecento.
Dall’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo, che ha aperto la strada al Grande Conflitto, fino alla decisione di dichiarare guerra alla Serbia, proseguendo con quelli che sono stati anni atroci per tutto il mondo, i libri di storia e i romanzi, che dai punti di vista più disparati analizzano la Prima Guerra Mondiale, non sono quantificabili.
Ecco i cinque titoli che, secondo noi, vale la pena leggere almeno una volta nella vita.
1 – Niente di nuovo sul fronte occidentale
Apriamo la nostra top five dei migliori libri sulla prima guerra mondiale da leggere assolutamente con un grande classico: ‘Niente di nuovo sul fronte occidentale’.
Pubblicato nel 1929 fu censurato dai nazisti nel 1933 per la visione che dava della guerra; successivamente, fu tradotto in numerose lingue ed è attualmente una delle lettura consigliate soprattutto nelle scuole.
A nostro avviso chiunque dovrebbe leggerlo almeno una volta, a prescindere dall’essere o meno studenti.
Ma veniamo al libro e al suo contenuto.
Seguendo lo stile tipico di un diario l’autore, Erich Maria Remarque, ha dato vita ad una sorta di memoriale, basato proprio sulla sua personale esperienza.
Tra le pagine del libro scorrono racconti che descrivono la dura vita in trincea e il reclutamento che, facendo leva sul sentimento patriottico dei giovani, avveniva soprattutto tra i banchi delle scuole.
Il libro è incentrato proprio sulle vicende di un gruppo di ragazzi, costretti troppo presto a vivere le atrocità della guerra. Condizioni di vita disumane, orrori e morti vengono raccontate, analizzate e denunciate dal protagonista, Paul Baumer, combattente sul fronte franco-tedesco.
Lo stesso Baumer morirà alla fine del conflitto, quando il bollettino emanato da comando supremo, in una giornata apparentemente calma, recitava “niente di nuovo sul fronte occidentale”.
2 – Addio alle armi
Il romanzo ‘Addio alle armi’, di Ernest Hemingway, si ispira all’esperienza dell’autore vissuta come paramedico durante la prima guerra mondiale.
Il protagonista è Frederick Henry che, pur essendo il figlio di un diplomatico americano, spinto da un forte senso patriottico, decide di arruolarsi come volontario sul fronte italiano
Il giovane Henry, conducente di ambulanze per la Croce Rossa, svolge il delicato compito di trasportare i feriti al campo base per ricevere le prime cure.
Durante la durissima esperienza, che lo porta ad entrare in contatto con gli orrori e la dura realtà del conflitto, conosce un’infermiera della quale si innamora perdutamente.
Alla tormentata storia d’amore non è riservato un lieto fine e il protagonista si ritrova ad affrontare, dopo quella del conflitto, anche l’esperienza della solitudine.
Così come per Henry anche la pubblicazione e la diffusione del romanzo non ha vita facile.
Addio alle armi viene censurato dal regime di Mussolini per cui in Italia viene pubblicato soltanto nel 1948.
Nonostante tutto riscuote un enorme successo, al punto che oggi è considerato uno dei romanzi di storia del Novecento più letti e apprezzati dalla critica.
3 – Le origini della guerra del 1914
Più che un romanzo rientra a pieno titolo tra i libri di storia più autorevoli.
Con i suoi tre volumi l’opera è considerata un’eccellente elaborazione, nonché interpretazione, degli eventi bellici risalenti alla prima guerra mondiale 1914 – 1918.
L’autore è Luigi Albertini, ex direttore del Corriere della Sera che attraverso un lavoro di consultazione dei documenti ufficiali e ufficiosi, attraverso interviste a politici, militari e diplomatici, realizza un lavoro eccellente, attendibile e ben curato, tutt’oggi consultato dagli storici come fonte più che autorevole.
Dalla raccolta delle informazioni emergono spunti di riflessione interessanti; non mancano contraddizioni, ambiguità e situazioni oscure, talvolta palesemente occultate.
4 – I cannoni d’agosto
Tra i libri sulla prima guerra mondiale che meritano di essere letti almeno una volta segnaliamo ‘I cannoni d’agosto’ di Barbara Tuchman, scrittrice, giornalista e storica statunitense.
L’opera, che valse all’autrice il prestigioso premio Pulitzer, racconta la cronaca delle giornate che hanno segnato il preludio del conflitto e di quelli che poi hanno caratterizzato i primi mesi di guerra e di orrori.
‘I cannoni d’agosto’ è una lettura interessante che spiega l’inizio della Grande Guerra attraverso una scrittura coinvolgente e affascinante.
Il lettore, attraverso la lettura, viene letteralmente catapultato nella storia di quegli anni così tristemente noti.
5 – La guerra bianca – vita e morte sul fronte italiano
Un vero e proprio saggio incentrato sulla ricostruzione di tre anni di guerra
L’autore, lo storico inglese Mark Thompson, sulla base di fonti quali diari e interviste, riesce a trasferire tra le pagine del libro l’inferno vissuto al fronte, lasciando emergere, tra l’altro, gli intrighi politici che hanno preceduto la guerra.
Tra le esperienze ‘belliche’ riportate nel libro anche quelle vissute da grandi scrittori quali Ungaretti, Hemingway e Kipling.