Libera professione o lavoro dipendente? Gli aspetti da considerare

Libera professione o dipendente?

Decidere non è facile, ma avere le idee chiare relativamente all’attuale mercato del lavoro, complesso e sempre più esigente, è fondamentale.

La durata della giornata lavorativa, il luogo di lavoro, le trasferte, le responsabilità, le potenzialità, le difficoltà, le tasse e i contributi sono alcuni degli aspetti da valutare con attenzione prima di prendere una decisione. 

Libera professione o dipendente: caratteristiche, pro e contro

Partiamo da una precisazione.
Questo post non intende individuare la ‘scelta perfetta’, ma semplicemente fornire qualche dato e qualche informazione utile per decidere in maniera consapevole.

Al di là della preparazione e della qualificazione tecnica in un determinato ambito, ogni individuo ha caratteristiche e peculiarità proprie.
Attitudini e capacità personali determinano una maggiore o minore attitudine ad intraprendere la strada della libera professione.
Alcune persone sono più portate per lavorare in proprio altre invece per il lavoro subordinato.

Qualunque siano le personali propensioni è fondamentale decidere avendo una panoramica chiara delle strade percorribili; è importante conoscere i pro e i contro di entrambe le tipologie di lavoro per non lasciarsi condizionare da credenze e luoghi comuni.

Di seguito l’università telematica Niccolò Cusano di Pisa ha realizzato un elenco dei principali aspetti da considerare prima di scegliere tra freelance e dipendente.

L’orario lavorativo

Partiamo dal primo aspetto pratico da valutare, ovvero gli orari di lavoro.

Il dipendente ha un orario fisso da rispettare, così come ha uno o più giorni di riposo a settimana stabiliti dal contratto.
Deve pertanto rendere conto al proprio datore di eventuali ritardi o permessi extra.

La routine lavorativa di un libero professionista appare senza dubbio più flessibile; può decidere liberamente quando e per quanto tempo lavorare senza dover rendere conto a nessuno.

Ma attenzione, perché non è tutto oro quello che luccica.

Proprio perché il freelance si assume delle responsabilità e dei rischi in prima persona non può concedersi errori; deve essere in grado di portare a termine gli impegni presi con il cliente nei tempi e nei modi giusti.
A ridosso di scadenze o per particolari tipi di lavoro si ritrova frequentemente a lavorare nel week end, di sera tardi o addirittura in vacanza.

La retribuzione / l’utile

Analizzando i pro e i contro della libera professione e del lavoro dipendente salta subito all’occhio il discorso economico.

Il dipendente ha la garanzia di percepire una regolare retribuzione mensile, alla quale si aggiungono tutti gli adempimenti relativi ai contributi pensionistici.

La sicurezza di uno stipendio fisso consente di affrontare la quotidianità senza sorprese.

Il libero professionista, invece, non ha alcuna garanzia.
Non sa, a parte qualche stima di massima, quanto guadagnerà, e in alcuni casi se guadagnerà.

C’è da dire che se da un lato si assume il rischio di una perdita dall’altro ha la concreta possibilità di conseguire utili interessanti, e di guadagnare cifre che da dipendente difficilmente arriverebbe a guadagnare.

Tasse e contributi

La gestione dell’aspetto fiscale, ovvero tutto ciò che concerne tasse e contributi, nel caso del dipendente è a carico del datore di lavoro.
Il dipendente non deve preoccuparsi di scadenze, detrazioni, anticipi e versamenti.

Il libero professionista deve invece occuparsi autonomamente, o con l’aiuto di un consulente, dei calcoli e della gestione dei versamenti relativi agli adempimenti fiscali.

Le ferie

In parte lo abbiamo già anticipato nel paragrafo dedicato all’orario lavorativo: le ferie del dipendente sono disciplinate e garantite dal contratto di lavoro; quelle del libero professionista sono invece un’incognita.

Il dipendente dispone di numero di giorni di ferie ben definito, nell’ambito dei quali può riposarsi e rilassarsi, staccando completamente la spina dal lavoro.

Per quanto riguarda il freelance, se da un lato può scegliere quando andare in ferie dall’altro difficilmente riesce a staccarsi completamente dagli impegni lavorativi.
Messaggi, e-mail, telefonate di lavoro, urgenze e imprevisti sono sempre dietro l’angolo pronte a interrompere il relax.

Conclusioni

In conclusione, la differenza sostanziale tra lavoro dipendente (subordinato) e lavoro autonomo è identificabile nella modalità di svolgimento del lavoro.

Il lavoratore autonomo gode di una totale indipendenza, per cui sceglie in autonomia come eseguire un’attività.
È responsabile di ciò che decide e di ciò che fa, per cui si assume i rischi del proprio operato.

Il libero professionista opera sulla base di contratti di collaborazione nei quali viene concordato con il cliente il tipo di lavoro da svolgere.
L’orario lavorativo e la sede sono scelti in autonomia dal freelance; i contributi e le imposte sono calcolate di volta in volta in base al regime fiscale scelto.

Il lavoratore dipendente, invece, esegue le direttive del datore di lavoro per cui gode di un’autonomia limitata.
Il dipendente ha orari di lavoro e sede operativa fissi; il versamento di contributi e imposte viene gestito dal datore.

Le due tipologie di lavoro si differenziano, quindi, anche per ciò che concerne la disciplina legale.

Il contratto di lavoro subordinato regola il rapporto tra un datore di lavoro e il dipendente.
Si tratta quindi di un rapporto nell’ambito del quale il datore dirige l’attività del dipendente, organizzando e controllando i relativi aspetti, tra i quali gli orari, il luogo, le ferie, lo stipendio ecc.
Il lavoratore, a sua volta, è tutelato legalmente per una serie di aspetti che riguardano lo stipendio, che deve allinearsi a quanto previsto dai contratti collettivi, il numero di ore, che non può superare il limite imposto dalla legge, il licenziamento, che deve essere eventualmente gestito secondo quanto previsto dal contratto, e i contributi.

Il lavoratore autonomo decide in maniera autonoma le modalità attraverso le quali svolgere l’attività.
Il suo obbligo è quello di raggiungere nei tempi e nei modi preventivamente stabiliti il risultato concordato con il cliente.

Ora che hai più chiare le differenze tra le due tipologie di lavoro puoi iniziare a valutare i pro e i contro per scegliere con consapevolezza tra libera professione o dipendente.


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