Indici tesi di laurea: cosa sono e a cosa servono

Come strutturare gli indici della tesi di laurea? Quali sono gli step da seguire e gli elementi da inserire per realizzare un elaborato ben fatto e agevolarne la lettura e la comprensione? Come sfruttare al meglio le potenzialità di Word per aggiornare in maniera automatica un indice?

Per rispondere a questi e ad altri quesiti il blog dell’Università Telematica Niccolò Cusano di Pisa ha realizzato una piccola guida, utile per tutti i giovani laureandi che si preparano ad affrontare l’ultimo scalino che li separa dal conseguimento dell’ambito titolo: la preparazione e la discussione della tesi.

Partiamo dal presupposto che tu hai già un’idea chiara relativamente a come scrivere una tesi e a quali argomenti inserire nell’elaborato; ora, tra l’ansia che hai per l’imminente discussione e l’eccitazione per aver finalmente concluso il percorso universitario, non ti resta che metterti subito al lavoro.

Sicuramente il tuo impegno si concentrerà sul corpo dell’elaborato e sui vari argomenti da trattare.
L’indice ti sembrerà un dettaglio banale, al quale dedicare il minor tempo possibile, ma a differenza di quello che pensi rappresenta una parte importantissima del tuo lavoro: parliamo dello scheletro della tesi, ovvero di quella parte che consente al lettore di avere una panoramica chiara e concisa della tematica affrontata e di orientarsi agevolmente tra le varie sezioni per trovare gli argomenti di proprio interesse.

Tre gli elementi che non possono mancare: i capitoli, i paragrafi e i rispettivi numeri delle pagine.

L’indice della tesi di laurea assolve principalmente la funzione di indicare le pagine a cui corrispondono  determinati argomenti; allo stesso tempo, però, consente a chi lo legge di avere un’idea chiara di come è stato impostato l’argomento oggetto dell’elaborato e di valutarne la coerenza.

Per quanto riguarda invece i vantaggi per lo studente prossimo al conseguimento della laurea il più importante è identificabile nel fatto che la scaletta fornisce una sorta di guida nella stesura dell’elaborato; l’elenco degli argomenti da trattare evita che lo scrittore, assalito dall’ansia del particolare momento, subisca un blocco e non riesca scrivere pagine sufficienti a preparare una tesi ben fatta.

Come si scrive l’indice della tesi di laurea

Al contrario di quello che molti pensano, il primo step per scrivere l’indice della tesi di laurea, triennale o magistrale che sia e a qualunque facoltà afferisca, è definire i capitoli da inserire nell’elaborato; soltanto dopo aver preparato lo schema si può procedere con la definizione dei relativi paragrafi e sottoparagrafi.

Partendo dall’ossatura, e da una prima organizzazione scritta delle idee, è decisamente più semplice procedere con la ricerca delle informazioni. Seguendo un ordine e un filo logico pre-studiati e pre-impostati è più semplice, e anche più veloce, procedere con l’approfondimento degli argomenti, senza correre il rischio di uscire fuori tema.
Per quanto riguarda le eventuali modifiche puoi sempre apportarle in corso d’opera.

Gli elementi sui quali si basa lo schema sono i capitoli, seguiti dai rispettivi paragrafi.
Accanto ad ogni capitolo, paragrafo e sottoparagrafo deve essere indicato il numero della pagina al quale corrispondono.

Per mettere in evidenza i macro-argomenti è consigliabile scrivere il titolo di ogni capitolo in grassetto.

L’esempio di un indice di una tesi di laurea perfettamente strutturato prevede la numerazione del capitolo principale e a seguire una scaletta dei paragrafi:

  1. Capitolo
    1.1 Paragrafo
    1.1.1 Sottoparagrafo

Per chi lo desidera è anche possibile utilizzare numeri romani.

E’ importante alla fine della stesura dell’indice verificare che i numeri di ogni pagina corrispondano con le sezioni indicate.

Può sembrare superfluo sottolineare  la posizione dell’indice di una tesi e invece sono in molti gli studenti che presi dal particolare momento si domandano dove posizionare l’indice della tesi.

Trattandosi di una sorta di strumento di orientamento deve essere collocato all’inizio del lavoro.

come scrivere una tesi
Consigli utili

Oltre ai capitoli che identificano gli argomenti principali trattati è sempre necessario inserire il capitolo dei riferimenti bibliografici.

Per quanto riguarda la redazione, per far sì che gli indici della tesi di laurea assolvano al compito di agevolare la lettura, è fondamentale strutturare titoli che indichino in maniera chiara e concisa il contenuto di capitoli, paragrafi e sottoparagrafi.

Altro dubbio amletico è rappresentato dalla lunghezza.
Il nostro consiglio, in tal senso, è mantenersi entro le due pagine; se ti accorgi che sei andato troppo oltre puoi sempre optare per l’omissione dei sottoparagrafi, partendo dai livelli presenti oltre i titoli 3.

Dopo aver elencato gli elementi che non devono mancare scopriamo quelli che invece non devono essere menzionati nell’indice.

Prefazione e sommario non devono essere inseriti in quanto presenti nelle pagine che precedono l’indice.

Al termine del lavoro ricordati sempre di verificare che non compaiano errori di ortografia; abbiamo già evidenziato l’importanza che i docenti attribuiscono alla scaletta degli argomenti trattati, sia per quanto riguarda la struttura che il contenuto.

Indice della tesi di laurea in Word

Può capitare, anzi è praticamente una certezza, che dopo aver predisposto la struttura dell’indice ti capiti di dover modificare il titolo di un capitolo o di un paragrafo, di doverne aggiungere o eliminare altri.

Per evitare che la confusione ti giochi brutti scherzi e ti induca a commettere errori grossolani, ad esempio pagine con titoli corrispondenti ad altre, ti consigliamo di utilizzare alcune utilissime funzionalità di Word.

Lo strumento sommario automatico consente di aggiornare, in maniera ‘automatica’, l’indice della tua tesi di laurea.

Scopriamo nel dettaglio come funziona.

Innanzitutto bisogna impostare per ogni titolo di capitolo lo stile ‘Titolo1’.
A seguire ogni sottoparagrafo sarà identificato, a seconda del grado di profondità della scaletta, con gli stili ‘Titolo 2’, ‘Titolo 3’ e così via.

Successivamente, nella pagina in cui si desidera inserire l’indice, bisogna selezionare il menù ‘inserisci’ presente sulla barra degli strumenti.
Dopo aver selezionato la voce ‘riferimento’ si procede con la selezione di ‘indice e sommario’; da qui poi bisogna cliccare su ‘sommario’ per avere l’indice in automatico di capitoli e paragrafi.

E’ chiaro quindi che uno dei vantaggi principali relativi alla redazione di un indice di tesi di laurea in Word è dato dalla possibilità di aggiornare, in maniera automatica, l’elenco, nel momento stesso in cui cui viene aggiunto, eliminato o modificato un capitolo, un paragrafo o anche un sottoparagrafo.

Eventuali elenchi aggiuntivi

Per rendere al lettore un’idea ancora più chiara della tesi, dei relativi contenuti e della struttura, puoi aggiungere anche:

  • Un indice delle figure e delle tabelle: fortemente consigliato quando all’interno di una tesi tali elementi sono presenti in numero considerevole, al punto da rendere necessario un indice.
  • Un indice delle abbreviazioni: spiegazione degli acronimi e/o delle abbreviazioni elencati in ordine alfabetico; è consigliato per tutte quelle tipologie di tesi che afferiscono a materie che prevedono numerosi termini tecnici abbreviati, sigle ecc.
    Tale indice consente una più facile e rapida comprensione dell’elaborato.
  • Un glossario: un elenco dei termini che potrebbero non risultare immediatamente chiari per il lettore.

Il consiglio, nel caso in cui fosse necessario inserirli tutti, è di procedere seguendo la logica del suddetto ordine.

Ora che hai a disposizione tutti gli elementi relativi alla redazione degli indici della tesi di laurea non devi fare altro che metterti al lavoro.
Se hai già impostato un indice ti consigliamo comunque di rivederlo e, laddove fosse necessario, di modificarlo sulla base dei nostri suggerimenti e delle nostre dritte.

In bocca al lupo 🙂


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