Cure con le erbe: cosa (e quali) sono
Negli ultimi anni si è registrato un aumento della tendenza a considerare le cure con le erbe medicinali.
Gli effetti collaterali provocati dai medicinali di sintesi hanno determinato un rinnovato interesse verso le cure fitoterapiche.
Abbiamo non a caso utilizzato l’espressione ‘rinnovato interesse’ in quanto l’impiego delle piante nella farmacologia e lo sfruttamento delle proprietà curative per il trattamento di disturbi e patologie è antichissimo.
Curarsi con le erbe
I rimedi di un tempo, quelli che per intenderci rientrano nell’ambito dell’etnomedicina e della medicina popolare, sono stati tramandati di generazione in generazione, arrivando così fino ai giorni nostri e fornendo le basi sulle quali si è sviluppata la moderna farmacologia.
Fitoterapia
Iniziamo a familiarizzare con l’argomento attraverso la definizione di fitoterapia presente sul sito di Wikipedia:
“la fitoterapia, dal greco phytón (pianta) e therapéia (cura) è, in senso generale, quella pratica che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere.”
Si tratta quindi di una disciplina basata su un metodo terapeutico che utilizza piante e derivati (estratti naturali) per trattare patologie acute e croniche.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito la fitoterapia tra le medicine non convenzionali (MnC) riconoscendola parte integrante della terapia medica.
Sulla base di quanto appena evidenziato le cure con le erbe rientrano nell’ambito della medicina alternativa come metodo talvolta complementare del sistema clinico.
Il trattamento della patologie si basa quindi sull’impiego di piante medicinali che secondo la definizione dell’OMS del 1980 sono i vegetali che contengono sostanze utilizzabili a fini terapeutici o preventivi, o che sono precursori di sintesi chemio-farmaceutiche.
Per comprendere l’efficacia comprovata dei principi attivi delle piante è sufficiente considerare il fatto che gran parte dei farmaci presenti sul mercato, oggi, derivano da sostanze vegetali o sono elaborati a partire da essi.
I preparati utilizzati per il trattamento di patologie vengono denominati ‘fitomedicine’.
L’OMS fornisce in merito la seguente definizione:
“prodotti medicinali finiti, provvisti di etichetta, che contengono come principi attivi esclusivamente delle piante o delle associazioni di piante allo stato grezzo, sotto forma di preparati. Comprendono anche succhi, gomme, frazioni lipidiche, oli essenziali e tutte le altre sostanze di questo genere. Le fitomedicine possono contenere oltre ai principi attivi anche degli eccipienti”
Origini
Le origini della fitoterapia affondano nel lontano Medioevo, quando l’uomo aveva imparato a curarsi con le erbe, riconoscendone le proprietà terapeutiche e sfruttandole ad uso farmacologico, per il trattamento di alcuni disturbi e per alleviare la sofferenza delle persone malate.
I rimedi venivano tramandati di generazione in generazione arricchendo di volta in volta il patrimonio di conoscenze in merito a quella che poi è diventata una vera e propria disciplina.
Per quanto priva di conoscenze scientifiche si trattava di una versione semplicistica della moderna terapia basata sulle erbe medicinali.
Differenze tra omeopatia e fitoterapia
Spesso di tende a confondere e ad utilizzare come sinonimi i termini ‘omeopatia’ e ‘fitoterapia’; in realtà si tratta di due pratiche basate su principi differenti.
In particolare l’omeopatia si basa sulla teoria del ‘simile che cura il simile’ secondo la quale per curare un sintomo bisogna provocarne uno simile attraverso l’assunzione di una sostanza.
Altra peculiarità dell’omeopatia è la diluizione estrema del principio attivo in acqua o alcol.
I preparati omeopatici sono privi di effetti collaterali e non hanno azione farmacologica.
La fitoterapia farmaceutica, come abbiamo già evidenziato nel corso dei precedenti paragrafi, rientra a tutti gli effetti nel campo della medicina non convenzionale; non a caso ha le stesse basi scientifiche della medicina tradizionale.
Le sostanze vegetali sono presenti nei fitofarmaci in quantità consistenti e, a differenza degli omeopatici, non diluite.
I fitofarmaci sono a tutti gli effetti considerabili alla stregua dei farmaci per cui è piuttosto evidente che non possono essere considerati rimedi naturali.
Come specializzarsi in fitoterapia
Sulla scia di un rinnovato interesse verso i fitofarmaci nasce l’esigenza per alcuni professionisti del settore (medici, biologi, farmacisti, psicologi, dietisti, ecc.) di integrare e aggiornare il proprio know how; allo stesso modo i giovani laureati in discipline medico-sanitarie e in Scienze Alimentari, Chimiche, della Nutrizione ed Agrarie hanno la necessità di approfondire la preparazione universitaria con un percorso specifico nell’ambito dell’intervento fitoterapico.
A tali esigenze di specializzazione risponde perfettamente il master in ‘Fitoterapia applicata’ erogato dall’Università Telematica Niccolò Cusano di Pisa.
Si tratta di un corso post-laurea di II livello che approfondisce la disciplina in relazione alla fisiopatologia dei sistemi e degli apparati del corpo umano.
La struttura didattica mira a formare profili in possesso di competenze specifiche sull’utilizzo dei preparati vegetali, sia come prevenzione che come trattamento di patologie accertate.
Nel dettaglio ecco gli argomenti inseriti nel programma:
- Nozioni di base della fitoterapia
- Preparati: tipologie tecniche, concentrazione, qualità e modalità di assunzione
- Medicina popolare ed etnomedicina
- Depurazione e drenaggio, organi emuntoriali
- Fitogenomica
- Fitoterapia preventiva, longevità e senescenza
- Apparato tegumentario
- Apparato circolatorio e linfatico: fisiopatologia
- Apparato respiratorio: fisiopatologia
- Apparato muscolare: fisiopatologia
- Apparato osteoarticolare: fisiopatologia
- Apparato urinario: fisiopatologia
- Apparato genitale: fisiopatologia
- Apparato digerente: fisiopatologia
- Apparato endocrino: fisiopatologia
- Sistema nervoso: fisiopatologia
- Sistema immunitario e PNEI
- Pediatria: fisiopatologia
- Attività sportiva: amatoriale e agonistica
- Fitoterapia e controllo del peso e trattamento degli inestetismi cutanei
- Patologie oncologiche
- Patologie neurodegenerative e autoimmuni
- Patologie metaboliche
- Integratori nella medicina Ayurvedica
- Integratori nella medicina cinese
- Fitoalimurgia
- Pronto soccorso erboristico e fitoterapico
- Fitoterapia veterinaria
- Interazioni farmacologiche e tra integratori, controindicazioni, tossicologia, compliance del consumatore, legislazione
Il master ha un costo di 2.400,00 euro, da corrispondere in 4 rate di pari importo.
È prevista una quota di iscrizione ridotta, pari a 2.200,00 euro, per coloro i quali hanno conseguito un diploma nei seguenti master e corsi: ‘Nutrizione clinica’, ‘Operatore in biodiscipline olistiche per la salute’, ‘Alimentazione vegetariana – vegan’, ‘Nutrizione nel fitness e nel recupero funzionale dell’atleta’, ‘Nutrizione in pediatria’.
La quota ridotta è riservata altresì a tutti i laureati presso l’Unicusano da meno di 12 mesi,
Per ulteriori dettagli sul master online Unicusano ti suggeriamo di compilare il modulo che trovi cliccando qui!