Perché il bullet journal può aiutarti a studiare meglio
Nell’era dei ritmi serrati, dello stress e dei mille impegni quotidiani attività come pianificare, organizzare, ricordare e tenere traccia diventano imprescindibili per ognuno di noi; ecco perché è fondamentale conoscere il bullet journal, un perfetto alleato per gestire la quotidianità professionale, familiare e scolastica in maniera ordinata e precisa.
Lo strumento è utile per i professionisti, per gli studenti e per chiunque desideri essere organizzato in merito agli impegni e alle liste di cose da fare.
Risulta particolarmente funzionale per chi è abituato a segnare appuntamenti e to-do list su post.it e foglietti vari che, posizionati in punti strategici o sistemati all’interno di borse e agende, puntualmente spariscono misteriosamente.
Trattandosi di uno strumento che si allinea perfettamente alle esigenze di organizzazione degli studenti l’università telematica Niccolò Cusano di Pisa ha deciso di realizzare una guida che spiega nel dettaglio come utilizzarlo al meglio.
Buona lettura!
Cos’è il bullet journal e come si gestisce
Prima di spiegarti come gestire un bullet journal cerchiamo di capire cos’è e a cosa serve.
Partiamo dalla ‘definizione fornita dal suo stesso ideatore, il product designer newyorkese Ryder Carrol:
“Per coloro che fanno liste, per coloro che prendono note, tra coloro che prendono traccia e per quelli che disegnano. È un sistema analogo per l’era digitale che ti aiuterà a tenere traccia del passato, organizzare il presente e pianificare il futuro.”
Si tratta in altre parole di un metodo di organizzazione estremamente flessibile, personalizzabile sulla base delle peculiari esigenze.
La metodologia, impostata sulla strutturazione di un’agenda personalizzata, consente agli utilizzatori del metodo di essere efficienti e produttivi, nel lavoro, nell’ambito della formazione scolastica o anche a livello personale e/o familiare.
In pratica si tratta di una sorta di quaderno-agenda attraverso il quale pianificare, programmare e annotare attività, impegni, appuntamenti, progetti futuri, idee e obiettivi.
Azioni, eventi e note vengono organizzate all’interno del quaderno sulla base di una pianificazione giornaliera, mensile e annuale.
Dopo aver fornito per grandi linee un’idea generale di cos’è e a cosa serve un bullet journal approfondiremo il discorso relativo alla gestione pratico-operativa dello strumento, partendo dagli elementi essenziali.
Il quaderno e la penna
La realizzazione di un bullet journal parte dalla scelta del quaderno.
Molti si orientano verso il supporto utilizzato dall’ideatore: una Leuchtturm 1917, che avendo carta puntinata, le pagine già numerate, un indice e una pagina per le keys risulta particolarmente adatto all’organizzazione delle attività.
Trattandosi di uno strumento da utilizzare quotidianamente è comunque preferibile scegliere il quaderno seguendo i propri gusti personali e le proprie esigenze di scrittura.
A seconda delle preferenze è possibile optare per una copertina rigida oppure morbida, per una tonalità sobria o per un colore acceso, per i fogli a righe o per quelli a quadretti.
Ciò che conta è scegliere un quaderno ‘resistente’ e che allo stesso tempo piaccia dal punto di vista estetico e strutturale.
Tra le caratteristiche da valutare con attenzione rientra il formato, che deve essere scelto in base all’utilizzo cui è destinato.
In linea generale il bullet journal dovrebbe avere una misura idonea ad essere portato con sé: non troppo grande e non troppo pesante. Allo stesso tempo però deve prevedere uno spazio adeguato per poter segnare agevolmente appuntamenti e attività.
Il formato ideale in tal senso è identificabile nell’A5, anche se ognuno è libero di scegliere quello che maggiormente si adatta alle personali esigenze e preferenze.
Per qunto riguarda la penna molti preferiscono utilizzare quella cancellabile, o meglio ancora la matita, per poter modificare e cancellare in maniera ordinata, e senza creare confusione sul foglio.
Il codice di catalogazione – Key List
Nella prima pagina del quaderno viene solitamente riportato il codice utilizzato per la catalogazione dei task.
La Key List ufficiale prevede i seguenti simboli:
- puntino (.) indica i task, ovvero le cose da fare
- Cerchietto (○) indica eventi, appuntamenti e impegni, ovvero i task che hanno una data
- Trattino (-) indica note e idee
- Crocetta (x) indica un’azione terminata; è in pratica la trasformazione del puntino
- Segno maggiore (>) indica un’azione non terminata nel mese in corso e spostata a quello successivo.
Nel gergo tecnico viene chiamato ‘migrazione’ ed è importante per identificare le cose importanti. - Segno minore (<) indica un’azione riprogrammata, un attività/azione non prioritaria
Esistono poi i signifiers ovvero i simboli utilizzati per conferire un significato particolare e/o per enfatizzare alcuni elementi:
- Asterisco (*) aggiunto a un task indica una priorità
- Punto esclamativo (!) indica un’ispirazione o un’idea che si vuole mettere in evidenza rispetto ad altre
Come sottolienato in apertura di paragrafo si tratta del codice tradizionale ‘ufficiale’; ognuno è libero di personalizzarlo e adattarlo alle proprie esigenze.
In tanti, ad esempio, affiancano alla key list anche un color code, ovvero una lista di colori per catalogare ulteriormente le varie tipologie di attività.
L’impostazione delle sezioni
Terminata la pagina delle ‘istruzioni’ si passa all’impostazione del bullet journal vera e propria.
Partendo dal presupposto che non si tratta di un’agenda tradizionale, e che ognuno deve comporla in base alle proprie esigenze, cerchiamo di capire quali sono le sezioni fondamentali da inserire per rendere efficace lo strumento.
Indice
Inserito nelle prime pagine del quaderno l’indice contiene tutte le sezioni presenti nell’agenda, affiancate dai numeri delle pagine corrispondenti.
È fondamentale per poter trovare velocemente e agevolmente i contenuti.
Future log
La sezione denominata ‘’future log’ fornisce una panoramica generale degli impegni e delle attività gia pianificate e segnate nell’agenda per i mesi successivi.
Solitamente prevedere due/tre mesi per pagina.
Monthly log
La sezione ‘monthly log’ fornisce una panoramica mensile delle attività.
Si compone di due parti: il calendario del mese, che riporta accanto ad ogni giorno task ed eventi già pianificati, e la lista delle cose da fare.
Daily log
Il ‘daily log’ è lo spazio destinato alla pianificazione giornaliera, ovvero alle attività previste giorno per giorno.
Solitamente viene compilato la sera, quando si hanno ben chiare le attività da svolgere il giorno successivo.
Collection
Alle sezioni appena descritte si aggiungono le cosiddette ‘collection’, semplici liste di cose da fare per le quali sono previste una serie di task.
Nella sezione possono essere inserite anche le cose per le quali si desidera tenere traccia come ad esempio i risultati di un allenamento o piani di risparmio settimanali.
Alla fine di ogni mese bisogna fare una sorta di bilancio, che consiste nel rivedere tutte le attività segnate sul monthly log.
La revisione è finalizzata a segnare con una crocetta quelle portate a termine, riportare nel mese successive quelle da fare e cancellare quelle che non hanno più nessuna importanza.
Il processo di riscrittura rappresenta uno degli aspetti chiave del metodo in quanto obbliga a valutare accuratamente ogni singola nota segnata in agenda
Il bullet journal per organizzare lo studio
Come già anticipato nel corso del post il bullet journal è uno strumento eccezionale per organizzare lo studio. È un valido alleato soprattutto per gli studenti universitari, per i quali la pianificazione degli esami rappresenta il requisito imprescindibile per portare a termine il percorso di studi con successo e senza troppi ritardi.
Nell’era del mobile e dell’invasione delle applicazioni anche il bullet journal è stato decilnato in formato digitale.
Oltre al tradizionale supporto cartaceo (quaderno, agenda, ecc.) sono disponibili sia sullo store di Apple che su quello di Google Play numerose applicazioni mobile, da scaricare su smartphone e tablet.